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La Mamma delle Mamme: Silvana Forte

di Anna Capraro, Lulu.com editore.

 

Il libro si può acquistare su Amazon, cliccando su questo link, al costo di 5,73€. I diritti di autori saranno devoluti all’APIC.

 

Dall’INTRODUZIONE:

 

Silvana Forte, nata il 10 Ottobre del 1952, è stata una donna che ha lasciato un segno nel cuore di tutti.

 

Era mia mamma... ed è questo tempo del verbo 'essere' che fa più male: "era". Non poter più parlare con e di lei, al Presente.

 

Ecco il perché di questo libro. Raccontare chi era Silvana, una mamma, una donna, una sorella, una nonna, una zia, un'amica...onnipresente, anche attraverso i suoi silenzi che la caratterizzavano.

 

Lei è ancora viva, ed è ancora tra di noi. Per questo le scriviamo queste lettere indirizzate al Paradiso: il posto in cui è andata a stare ora, tra gli Angeli che tanto aspettavano di accoglierla.

 

Prima di iniziare con le lettere, vorrei brevemente raccontare un po' di lei...non tutta la sua vita perché non basterebbe un libro ma soltanto un breve racconto dell'ultimo percorso assieme ai suoi cari...con tanti alti e bassi, come potrete immaginare.

 

Ero a Riccione assieme a mio fratello, mio marito e la mia piccolissima Alessandra: Settembre del 2015. Alessandra aveva un anno e mezzo. Passeggiavamo per Riccione, la chiamai a telefono e le chiesi come stava. Mi disse: "Stong nguaiata Anna". Ed io: 11Perché dici così"? lo mi preoccupavo sempre per la sua salute, era sempre stata precaria, con vari problemini... certo, mai grandi quanto quell'ultima malattia che ce l'ha poi portata via per sempre.

 

Quell'estate, era venuta assieme a mio padre a Bologna, dopo le vacanze di Ferragosto, per stare assieme a mio marito ed Alessandra durante la mia trasferta di lavoro in Svezia. Al rientro per Aquino, ebbe un malore in stazione a Roma... e da lì a poco iniziò la nostra Odissea. Quel malore fu il campanello d'allarme.

 

Mamma, in cuor suo, sapeva già forse cosa l'avrebbe aspettata... dal suo tono di voce, capivo quanta preoccupazione avesse dentro di sé.

 

Fece la TAC. Neanche quella fu promettente.

 

Al rientro dalla TAC, era vicino al suo lavandino in cucina, ed io vicino alla finestra del balcone. La guardai e le dissi: "mamma perché ti preoccupi? Non è nulla. Tutto si risolve, qualsiasi cosa sarà, noi la affronteremo e la risolveremo. Non è nulla". Lei mi guardò e mi disse: "Non chiedo niente, ma almeno di vivere altri dieci anni. Vorrei vedere i nipoti crescere".

 

Il mio cuore esplose, i miei occhi si riempirono di lacrime ...non riuscii a nasconderlo purtroppo. Quella frase, mi spezzò il cuore.

 

Iniziammo a rifugiarci nella fede, a sperare nei miracoli...

 

Il 10 Ottobre festeggiammo il suo compleanno, ma non eravamo più gli stessi. Le nostre facce, i nostri sguardi, le parole tremolanti, tutto di noi e intorno a noi rifletteva i nostri numerosi pensieri, angosce, tristezze.

 

lo e mio fratello Sandro iniziammo la maratona delle telefonate alla ricerca di illustri medici che potessero guarirla da quella malattia, a noi sconosciuta prima di allora, ma ormai parte predominante della nostra vita.

 

Poi il risultato della biopsia: una malattia rara, anche se in forte espansione. Un'altra botta, un pugno nello stomaco secco e violento.

 

Da allora, tante domande senza risposte: rara? Perché proprio a lei? Rara vuol dire che non esiste cura? Dove potremmo portarla? Ma soprattutto PERCHÉ TUTTO QUESTO?

 

Da piccoli, alla domanda "cosa metti al primo posto: Amore, Salute o Famiglia", la risposta era quasi sempre "Amore...tanto alla sa Iute ci si pensa da anziani". E invece no!!!

 

Spesso mi ritrovo a parlare di quanto assurdo sia tutto ciò: credi che queste cose possano capitare solo agli altri, ma poi tutto ad un tratto la vita ti apre un altro capitolo della tua storia e sembra come dirti: "adesso tocca a te".

 

Tu non sei assolutamente pronto, ti senti disarma to, speri che ad ogni risveglio tutto ciò possa essere solo un brutto incubo, ti guardi allo specchio ed inizi a vedere delle rughe che segnano la sofferenza delle giornate, ormai piene solo di pensieri che vorresti trasformare in soluzioni per risolvere tutto e ridare alla tua amata mamma gli anni che ti ha chiesto di avere per sé e per la sua famiglia.

 

Uno sguardo fugace verso il passato, tante scene che velocemente attraversa no la nostra mente, tanti ricordi...assieme ai genitori, alla mamma, tante frasi dette...pagheremmo oro per riviverle...ma ormai tutto sembra così lontano, quasi come appartenesse ro ad un'altra vita...una vita fa, quando si pensava a giocare, a correre, ad uscire...ma poco era il tempo che dedicavamo a pensare al domani.

 

Il domani senza una mamma! Dovrebbero inventare un manuale per l'uso: "come cambia il percorso della nostra vita senza una mamma, come fare senza".

 

Era bellissimo quando ogni giorno sentivi la sua voce, mangiavi le sue prelibatezze, che anche se semplici ormai era come se fosse oro che avresti voluto mettere in cassaforte per poterlo conservare per sempre ... perché dentro di te sapevi che prima o poi ne sarebbe rimasto solo il ricordo...gli gnocchi, la 'sagna' come la chiamava lei, le patate al sugo con il baccalà, la pasta 'ammassata' con le sue mani con solo acqua e farina, le polpette al sugo, le alici con il pangrattato i peperoni ripieni con pane raffermo, olive, alici e salame, la minestra a ‘pane sotto’, la polenta ‘cu’ gli ‘fasur’, il sugo di pomodoro con la crosta di parmigiano, le polpette schiacciate fatte con il pane raffermo, la pasta con il pesto fatto da lei la ciambella che lei chiamava ‘panettone’ che mi faceva trovare tutte le volte che tornavo ad Aquino, i biscotti con i corn flakes che faceva in occasione di matrimoni, comunioni o cresime di parenti, ... e tanto altro ancora. Tutto ciò manca oggi e mancherà per sempre. Nel congelatore conserviamo gelosamente le lasagne fatte con le sue mani e che avremmo dovuto mangiare assieme durante le festività. Adesso ci restano solo quelle 1asagne ed e come assaporare il suo profumo delle sue mani, del suo viso…vorremmo tenerle custodite nel congelatore per sempre affinché quel profumo possa restare per sempre a fianco a noi ....

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