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Luigia Casula

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Luigia era una mamma buona, affettuosa, a volte severa ma sempre giusta, che mi ha insegnato come affrontare le difficoltà e come non fermarmi mai cercando sempre di migliorare. L'unica cosa che non mi ha mai insegnato è come poter vivere senza la sua presenza nella vita di tutti i giorni. A 12 anni lasciò il suo paese natale, Gesturi, situato nel centro della Sardegna, per poter lavorare e aiutare la sua famiglia composta dai genitori e altri cinque tra fratelli e sorelle, che potevano a malapena permettersi un pasto caldo al giorno. È stata per 41 anni la dolcissima sposa del mio papà, e da questo loro amore siamo nati io e mia sorella. La sua vita può essere riassunta in una carezza e un sostegno materno per chiunque ne avesse bisogno, soprattutto verso i bimbi e verso la sua nipotina che tanto ha amato. Oltre ad essere casalinga, la sua vera passione era l'arte del ricamo a punto croce, con la quale confezionava tante creazioni per bambini e per la vita di tutti i giorni in casa: la chiamavano "Mani d'Oro", perché quando toccava ago e filo riusciva a creare oggetti che brillavano della sua passione. Amava anche esporre le sue creazioni, e ogni domenica a Cagliari la sua bancarella piena di meraviglie colorate attirava tanti passanti all'interno del mercato dell'antiquariato. A marzo 2022 inizia però la sua sfida più grande: viene ricoverata per un malore da cui si riprenderà e viene messa in lista d’attesa per l’intervento. A giugno 2022 viene operata e dimessa, in attesa degli esami di laboratorio. La diagnosi arriva cambiando le nostre vite per sempre. Colangiocarcinoma extra-epatico metastatico che le provocò tanta sofferenza, che spense il suo ed i nostri sorrisi, mentre la malattia avanzava inesorabile portandoci via una gigantesca parte della nostra famiglia e delle nostre vite. Mamma ci ha lasciati un mese dopo la diagnosi, ritrovando finalmente la pace e i suoi cari genitori e affetti che non ha mai dimenticato. La ferita causata dalla sua perdita non potrà mai guarire, ma in cuor mio sento di poter continuare a donare il suo amore, con una parola o un gesto concreto. Proprio come avrebbe fatto lei. È per questo che io e tutta la mia famiglia abbiamo deciso di ricreare la sua esposizione, la mattina del 18 dicembre 2022 a Cagliari in Piazza Giovanni XXIII, dove esporremo i suoi ultimi lavori e doneremo tutto il ricavato in beneficienza. Nella speranza che la ricerca possa portare un futuro migliore alle persone che soffrono, assieme ai nostri sorrisi e a quello della mia mamma. Lo stesso con cui ora ci guarda da lassù.

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