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Andrea Giovanni Zipoli

Andrea Giovanni Zipoli in giacca e cravatta in una fotografia in bianco e nero.

Andrea Giovanni Zipoli era ‘Papi’ per i suoi quattro figli, ‘Zip’ per i suoi colleghi, per tutti semplicemente ‘Andrea’.

Nato a Roma il 29 aprile 1958, era il terzo dei cinque figli di Corrado e Veronica Simcock. Si appassionò al volo fin da ragazzo, e a diciotto anni, dopo il diploma scientifico, fu ammesso all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Corso «Sparviero III»). Conclusa la formazione nel 1980, iniziò un’intensa carriera di pilota, prima nell’Aeronautica Militare poi, dal 1997, nel settore civile. Uomo di grande garbo, posato e affabile, si occupava con generosità sia della sua famiglia, cresciuta col tempo, sia degli affetti stretti nei vari contesti.

Era un marito e un papà affettuoso e disponibile, un pilota competente e motivato, ma anche un uomo generoso e altruista, che dedicava il suo tempo a diverse attività di volontariato. Andrea, infatti, era impegnato nella donazione e nella promozione del dono del sangue, seguendo l’esempio di Fratel Vasco Santi, Fratello Marista che aveva conosciuto al liceo presso l’Istituto “San Leone Magno”, e che aveva fondato la Banca del sangue della scuola, poi confluita nell’Ematos-Fidas. Inoltre, collaborava come volontario con Mayday Italia, che promuove progetti di peer support e di sostegno psicologico a seguito di eventi traumatici o in ambiti lavorativi di stress cronico, e con il Comitato e Fondazione 8 Ottobre 2001-Per non dimenticare, che porta avanti l’impegno per migliorare la sicurezza del volo e del trasporto aereo in seguito all’incidente di Linate del 2001.

Andrea ha sempre condotto una vita misurata e in salute, fino a quando, senza precedenti avvisaglie, a ottobre 2019 ha iniziato ad accusare dolori addominali che, in seguito ad accertamenti, hanno portato alla diagnosi: colangiocarcinoma intraepatico, non operabile chirurgicamente e con metastasi diffuse al fegato, ai linfonodi e al peritoneo. Per un mese, Andrea ha affrontato questa difficile prova con grande tenacia e con la sua consueta positività, senza mai abbandonare la fiducia nell’unica terapia prevista dalla ricerca per il suo caso.

Il 6 dicembre 2019, dopo appena un mese di cure, ha perso la sua battaglia contro questo male, che lo ha portato via a soli 61 anni.

Nel suo ricordo, in occasione del suo compleanno, la moglie Luisa e i figli Chiara, Lucia, Marco e Luca hanno organizzato una donazione collettiva all’APIC - Associazione Pazienti Italiani Colangiocarcinoma, cui hanno aderito i tanti parenti, amici e colleghi che lo hanno amato e che hanno pianto la sua prematura e improvvisa scomparsa. L’iniziativa ha suscitato un’onda di solidarietà e di affetto, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, anche al di fuori dell’Italia, e che ha reso possibile la raccolta di oltre 6.000 € da destinare alla ricerca sui tumori delle vie biliari. Un ‘regalo di compleanno’, corale e commosso, che siamo certi Andrea avrebbe apprezzato.

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